Lorenzo ALBRILE

Mi piace pensare – forse in modo non particolarmente originale – che la vita sia un po’ un viaggio on the road, nel quale organizzazione e spontaneità devono necessariamente trovare una pacifica coesistenza, e un po’ una lunga scena da recitare su un palcoscenico, impegnativa ma divertente.

Mi sono laureato nel 2016 al Politecnico di Torino in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione, e successivamente ho completato la mia formazione accademica conseguendo la laurea magistrale in Fisica dei Sistemi Complessi – i miei studi si sono focalizzati sull’ambito della biofisica – nel 2019 presso l’Università di Torino. Ritengo che la separazione tra l’ambito umanistico e l’ambito scientifico sia soltanto un costrutto del nostro tempo senza valore, e che i due saperi costituiscano i due lati di una stessa medaglia splendente. Mi piace pensare alla matematica e alla fisica come due linguaggi che possono venire utilizzati per rappresentare l’una le categorie del pensiero razionale per eccellenza e l’altra il mondo attorno a noi, quello che a volte esperiamo per via empirica e che altre volte travalica addirittura i confini delle fantasie più impetuose: questi linguaggi non differiscono poi granché dalle lingue che studiamo per comunicare con gli altri esseri umani o per accogliere le immense eredità che la letteratura e la cultura ci tramandano!

Al termine del percorso accademico ho scoperto l’amore per l’insegnamento e sono approdato alle rive di Valsalice nell’ottobre del 2020, all’inizio di un anno che, pur con qualche difficoltà dovuta alla pandemia, ha rappresentato per me una preziosa occasione di crescita e di confronto. La permanenza nell’ambiente salesiano ha fatto nascere in me una curiosità verso Don Bosco e verso le altre figure che insieme a lui hanno sviluppato un metodo didattico ed educativo bello, utile e arricchente tanto per gli allievi quanto per i docenti.